Vampire The Masquerade - LIVE SESSION SASSARI

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  BENVENUTI E LUNGA NOTTE A VOI TUTTI! È un piacere presentarvi la prima sessione LIVE del GDR a tema Vampire The Masquerade! Sono ufficialmente aperte le sessioni di RECLUTAMENTO per partecipare al nostro evento che si terrà a Sassari a cadenza mensile. Per avere informazioni dettagliate potete contattarci via mail all’indirizzo: vtm.sassari@gmail.com Oppure tramite WhatsApp: +39 346 405 5425   In questo blog potete trovare informazioni sull’universo di Vampire The Masquerade, utili se sceglierete di prendere parte alle nostre sessioni LIVE e, per i più appassionati, articoli e curiosità sull’ambientazione ed episodi storici della Lore.   CHE COS’E’ UN GDR? GDR è l’acronimo di Gioco Di Ruolo . Nelle nostre sessioni di gioco LIVE, ognuno di voi sceglierà ed interpreterà un personaggio inserito nell’universo macabro e oscuro di Vampire The Masquerade.    Ciò che contraddistingue un GDR LIVE da un GDR cartaceo è una costante presenza IN RUOLO ...

Dur-An-Ki (Stregoneria Assamita)

Come si può facilmente intuire, questi rituali prendono spunto dalle tradizioni medio-orientali e dalla cultura hashishin ad essa legata. Sono particolarmente legati alla loro maledizione e spesso e volentieri si concentrano appunto su contratti di omicidio o su appunto rituali propiziatori. Qui ve ne offriamo alcuni esempi. I praticanti di tali arte si chiamano Ashipu.

Molti rituali assamitici ruotano attorno al contatto tra stregoni in pensione e assassini. Questi ultimi offrono vitae in cambio di servizi magici. Inoltre, alcuni rituali particolari richiedono almeno un punto vitae contenuto in un vaso e imbevuto di kalif (hashish cosparso di sangue) per essere ingerito, o una grande quantità del suo fumo da inalare e il sangue costretto a circolare affinché i suoi effetti influiscano su tutto il corpo.

Questa stregoneria è poco conosciuta al di fuori del Clan Assamita, sebbene a volte sia praticata da altri vampiri in Medio Oriente e si stia diffondendo geograficamente negli ultimi tempi. Molte delle loro conoscenze si basano anche sul tempo trascorso al servizio dei Tremere, da cui gli Assamiti hanno preso alcune tra le loro conoscenze.


RITUALI ASSAMITICI

RITUALI DI LIVELLO 1:
  • Illumina il sentiero della preda
    Questo rituale fa risplendere i passi del bersaglio in un modo che solo l'ashipu (Ritualista Assamita) può vedere.
    Le tracce di pneumatici saranno chiaramente visibili, ma solo dall'evocatore. Anche le tracce di aeroplani o le tracce di animali saranno illuminate da una luce malsana. Il rituale verrà annullato se il bersaglio passa o viene immerso nell'acqua o se raggiunge la sua destinazione. Gli ashipu devono bruciare un pezzo di carta con il nome del bersaglio, posto sopra ad un oggetto appartenente alla vittima, affinché il rituale abbia effetto. Può essere un oggetto qualsiasi, anche un semplice capello o un foglio che il bersaglio abbia tenuto in mano. Utile rituale per trovare prede che sono in fuga o comunque in movimento.

    Sistema: Il ritualista dovrà avere un’immagine mentale del suo bersaglio, altrimenti è necessario conoscerne il nome. L’ashipu deve poi bruciare un pezzo di carta posto sopra ad un oggetto appartenente alla vittima (anche per poco tempo), sedersi in ginocchio e recitare una litania fino a che il pezzo di carta non sarà completamente bruciato. Una volta terminato, gli occhi del ritualista saranno in grado di vedere le tracce della sua preda (finché questa non arriva a destinazione o si bagna nell’acqua). La luminosità della traccia dipenderà dal tempo trascorso; le nuove tracce sembreranno risplendere, mentre le vecchie appariranno molto più spente.


  • Distorcere il paletto
    Con questo rituale l’ashipu si protegge dall’impalettamento, molto utile se pensate che qualcuno voglia tradirvi. Fintanto che questo rituale è attivo, proteggerà il ritualista dal primo tentativo di impalettamento che dovrebbe subire. Chiunque cercherà di impalettare l’ashipu si vedrà letteralmente esplodere il paletto in mano. Affinchè tale rituale si attivi, il paletto dovrà effettivamente cercare di essere inserito verso il cuore del vampiro; avere paletti vicini o addosso senza che essi tentino di penetrare il cuore del ritualista non farà attivare il rituale. Dopo aver protetto l’ashipu da questo singolo tentativo, il rituale sarà consumato. Dura una notte o finchè il rituale non si sarà consumato.

    Sistema: Il ritualista dovrà restare all’interno di un cerchio di legna (può essere di qualsiasi tipo: mobili, segatura, assi, etc..). Una volta all’interno, dovrà ripetere una litania da lui composta per 10 volte di fila (dovrà restare all’interno del cerchio almeno 5 minuti). Una volta terminata la litania, dovrà prendere un pezzo di legno e posizionarlo sotto la lingua (se fatto in LIVE è sufficiente mimarlo) e ripetere nuovamente la litania. Il rituale dura per tutta la notte o finchè qualcuno non cerca di impalettare il ritualista. Quando o se questo succederà, il paletto volerà letteralmente via dalla mano dell’aggressore e gli verrà immediatamente posto il nastro fuori ruolo, per indicare la sua distruzione. Il giocatore dovrà ovviamente comportarsi di conseguenza. E’ possibile ripetere questo rituale solo una volta per notte.


  • Oroscopo
    Da secoli, le popolazioni Mediorientali danno grande importanza alle stelle e ai loro movimenti. In tempi antichi, venivano spesso usati per orientarsi ma anche per cercare di analizzare e comprendere il percorso delle singole persone. Gli Assamiti hanno assorbito questa tradizione dalle tribù Beduine del deserto, ed ora possono utilizzarlo per i propri scopi grazie al proprio sangue (sia per loro stessi che per dei clienti). Infatti, analizzando la posizione delle stelle e dei pianeti al momento della nascita (o dell’Abbraccio) di una persona, l’Ashipu può ottenere varie informazioni su di lui.

    Sistema: Per la corretta esecuzione di questo rituale sarà necessario procurarsi l’esatta data di nascita o di Abbraccio dell’individuo che si intende osservare. Una volta fatto questo occorre procurarsi una cartina astrale raffigurante la posizione delle stelle e dei pianeti in quella esatta data, per poi analizzarla. Qui saranno i Master a riferire cosa l’Ashipu ha effettivamente scoperto, sulla base della qualità del rituale. Il ritualista avrà perciò la possibilità di scoprire diverse cose, ad esempio Natura, Generazione, Chi sia il sire, le tragedie del suo passato. Ovviamente quali informazioni verranno comunicate è a discrezione masteriale, sulla base di come viene effettuato il rituale. Eventuali elementi aggiuntivi possono portare alla scoperta di altre informazioni. 

 

 
RITUALI DI LIVELLO 2: 

  • Spada di fumo e ombra
    Fin dalle notti della Seconda Città, gli Assamiti hanno combattuto contro le forze demoniache, ma le armi fisiche normalmente non hanno alcun effetto su tali esseri, quindi gli stregoni Assamiti hanno creato segretamente un’arma capace di colpire i demoni.
    Si tratta di un’arma incapace di ferire Cainiti ed esseri viventi, ma incredibilmente efficace contro gli esseri provenienti dagli altri piani dell’esistenza come fantasmi, spiriti o demoni. La lama dell’arma si presenterà infatti come un lento vortice di fumo, che si diffonde dal manico mantenendo però la sua forma precedente. La spada può rimanere in questo stato per tutta la notte, a prescindere da quante volte venga utilizzata dal ritualista.

    Sistema: Per il corretto uso di questo rituale, l’ashipu dovrà procurarsi una spada o un pugnale di ossidiana, con manico di ferro. Può essere sia ottenuta che creata, ovviamente perché il rituale abbia effetto il ritualista deve rispettarne la composizione come descritta (occorrerà motivare come create l’arma o come ve la procurate). Quindi l’ashipu dovrà preparare una camera oscura, dove nessuna fonte di luce possa entrare: il rituale dovrà essere compiuto nella più completa oscurità, altrimenti fallirà automaticamente. All’interno della camera dovranno essere presenti (possono essere sia reali che rappresentate) una brocca piena d’acqua, che rappresenterà l’oceano primordiale e un blocco di argilla indurita, che rappresenterà la Tavola sumerica del destino. Una volta preparato il tutto, il ritualista invocherà Marduk, l’eroe sumero, richiamandolo con una litania (che deve essere ovviamente appropriata a tale scopo) per chiedere il suo aiuto contro le forze di Tiamat, le forze del caos e dell’oscurità. Mentre canta la litania, dovrà versare 1 PS (punto sangue) sulla lama, che lentamente lo assorbirà. Terminata la litania, basterà attendere 10 minuti e il rituale potrà dirsi concluso. La lama diventerà completamente inconsistente (verrà messo il nastro fuori ruolo) ed apparirà come un leggero vortice di fumo, solo il manico sarà visibile. La spada rimarrà in questa forma sulla base della qualità del rituale, a discrezione masteriale.

    NB: Essendo immateriale, la spada una volta incantata in questo modo non può essere potenziata ulteriormente con discipline. Non può ferire esseri viventi come esseri umani o cainiti. Tuttavia può attaccare e ferire tutte le entità incorporee che entrano nel nostro piano di esistenza, come fantasmi, spiriti, demoni, etc. Può danneggiare queste entità anche se esse si trovano all’interno di un corpo ospite (e dunque lo stanno possedendo); in questo caso la lama può essere utilizzata per danneggiare tali entità senza arrecare danni al suo ospite. E’ importante notare che una volta incantata in questo modo, l’arma può essere utilizzata da chiunque, anche da chi non conosca questo rituale. Pertanto chiunque ne faccia uso potrà arrecare danni (che saranno conteggiati come aggravati) contro esseri come demoni, fantasmi e spiriti, come se stessero combattendo contro un avversario fisico.


  • Via del sangue (Path of Blood)
    L’ashipu può eseguire questo rituale su un campione di sangue di un altro Cainita. Questo particolare tipo di rituale, unico nel suo genere, è stato spesso utilizzato per risalire ad informazioni fondamentali su bersagli e/o fratelli di cui non si conosca bene il passato. Gli effetti di questo rituale infatti, permettono all’Ashipu di tracciare il lignaggio di sangue del soggetto all’interno del clan e può persino determinare i legami di sangue in cui è coinvolto il soggetto. Forse non il rituale più potente, ma la sua efficacia è sempre stata tenuta in gran conto dal clan degli Assamiti, per ragioni facilmente intuibili.

    Sistema: L’ashipu che vuole eseguire questo rituale dovrà preparare un vaso, al cui interno dovrà versare con l’ausilio di una lama un proprio PS, che verrà poi mischiato al kalif (hashish cosparso di sangue) che può essere già nel vaso oppure aggiunto successivamente. Occorrerà sigillare il vaso, intonando una litania propiziatoria adeguata, per poi lasciar riposare il composto almeno mezz’ora. Il vaso(perché altrimenti la miscela non avrà effetto). Una volta trascorso il tempo di attesa, il ritualista dovrà sedersi vicino al vaso, con gambe incrociate, recitando un’altra litania, per poi aprirlo ed inalarne i fumi oppure ingerirne il contenuto (ovviamente questa parte andrà mimata in live, ma ricordatevi che per il buon esito dovrete farlo bene). A questo punto l’Ashipu cadrà in una forte e intensa chance che però avrà una breve durata (che andrà ruolata). A questo punto il ritualista riacquista lucidità e può analizzare il punto sangue del soggetto. Per fare questo occorrerà prendere la boccetta , versarne il contenuto sul palmo di una delle mani, per poi tracciare una linea con le dita della mano opposta, dal palmo fino all’avanbraccio, cadendo nuovamente in una breve trance, meno intensa della precedente.
    A questo punto il rituale può dirsi concluso. Una volta terminato il tutto saranno i Master ad avvicinarsi per comunicarvi l’esito e le informazioni che avete scoperto, che dipenderà dalla qualità del rituale e sarà dunque a discrezione masteriale. Le informazioni potenziali che potrete ottenere sono: potrete scoprire generazione, clan (o linea di sangue) dalla quale discende il soggetto, nonché il Vero Nome del suo antenato/sire ed una sua immagine.
    Oltre a questo, sarà possibile anche venire a conoscenza che sono legati al sangue del soggetto, siano essi reggenti oppure schiavi.

 


RITUALI DI LIVELLO 3: 

  • La rovina del Kafir
    Sebbene il loro potenziale sia più legato ad abilità e furtività, alcuni Assamiti non si fermano pur di raggiungere i propri obiettivi. E’ noto che chi appartiene alla casta dei guerrieri e degli assassini (che ufficialmente sono quelle più famose) usino questo rituale per prepararsi ad un contratto particolarmente impegnativo, che sicuramente confluirà in un arduo scontro. Attraverso questo rituale infatti, l’Assamita imbriglia la sua bestia e la rivolta contro il suo sfortunato avversario. Gli Assamiti più conservatori però, disprezzano questo rituale, poiché secondo il loro giudizio, li avvicina troppo alla natura della bestia.

    Sistema: Per eseguire questo rituale, occorrerà prima preparare il kalif, comunicandolo preventivamente ai master (se si vuole eseguire in live, occorrerà portare una boccetta con liquido colorato, se usato in agenda basterà semplicemente segnalarlo) e dichiarando appunto di volere usare questo rituale. Eseguiti questi presupposti, basterà utilizzare 1 PS del proprio sangue, disegnando con un liquido una sorta di tatuaggio di guerra su una parte del corpo qualsiasi (purchè visibile) e poi assaporare il kalif o mimare di inspirarne il fumo. A questo punto il personaggio andrà in frenesia immediatamente, ma che sarà diretta verso uno specifico bersaglio. Questa particolare frenesia dura 90 secondi (invece che 30) e il giocatore potrà anche colpire con le armi, anche se la principale tendenza sarà sempre di mordere. Per il resto si seguono tutte le regole della normale frenesia. Una volta terminata la frenesia oppure se il bersaglio viene ucciso, il rituale ha termine. Nel momento in cui termina il rituale si applicano le regole classiche del manuale (assopito etc..per eventuali delucidazioni chiedere ai master). E’ possibile eseguire questo rituale unicamente su sé stessi.


  •  Il bacio di Giacobbe
    Una antica leggenda del Medio Oriente racconta che una persona può catturare l’anima di una persona morente nel suo ultimo respiro e appropriarsi del suo potere e della sua saggezza. Questo è il motivo per cui Giacobbe baciò il padre morente Isacco. Con una adeguata preparazione e preghiere in trance, un Ashipu può eseguire questa impresa. Naturalmente, il modo più semplice per avvicinarsi a una persona durante il suo ultimo respiro è ucciderla.

    Sistema: Per poter riuscire ad esegure il bacio di Giacobbe, è necessario che l’Ashipu resti in meditazione per un certo quantitativo di tempo (10 minuti), sempre precedente all’uccisione che desidera compiere. Per fare ciò dovrà sedersi in posizione meditativa, mettendo davanti a sé un’immagine che rechi il nome del bersaglio, oppure una sua immagine. A quel punto dovrà utilizzare un po' del proprio sangue (generalmente 1 PS è sufficiente) per tracciare sul foglio o sull’immagine una croce, che simboleggerà l’intento di uccidere la propria vittima. Una volta fatto questo, il rituale è attivato, ed ha durata fino all’alba successiva. Per portarlo a compimento sarà però necessario uccidere il bersaglio (il modo potete deciderlo liberamente), la cosa importante è che sia il ritualista ad infliggere il colpo di grazia. Una volta fatto ciò, avrà a disposizione un tempo limitato per baciare il bersaglio (potete baciare una parte del corpo qualsiasi a piacimento), che sarà all’incirca di 30 secondi. Se non verrà rispettato questo limite di tempo, l’anima della vittima volerà direttamente nel Velo. Al contrario, se invece la modalità sarà stata effettuata correttamente, grazie al bacio, l’Ashipu risucchierà direttamente dentro di sé l’anima del bersaglio, esattamente come se avesse fatto Diablerie, senza però avere l’effetto dello sporcarsi il Karma per lungo tempo. Infatti, il Karma non risulta sporcarsi di questa uccisione, per merito del rituale. Per il vostro Karma infatti, verrà conteggiato unicamente come uccisione. Le statistiche e le discipline ottenibili da questa particolare Diablerie, saranno date dai Master a loro discrezione una volta concluso il tutto, sulla base della qualità del rituale e su come è stato portato a termine. Ovviamente valutate, che se volete utilizzarlo in agenda dovrete specificare con precisione quando avete effettuato il rituale, descrivere ogni sua fase e come avete cacciato la vostra preda, starà poi ai Master decidere se la vostra azione andrà a buon fine oppure no.




RITUALI DI LIVELLO 4: 

  • Sangue Curativo
    Gli ashipu più esperti raggiungono questo rituale solo dopo molti studi. Essi arrivano ad avere una conoscenza tale della natura del proprio sangue che sono in grado di utilizzarlo per curare in autonomie le proprie ferite, non importa quanto gravi siano. Questo rituale rende gli ashipu molto più resistenti e difficili da uccidere ed è da sempre ritenuto uno dei punti topici della setta.

    Sistema: Il ritualista per eseguire questo rituale dovrà meditare per 10 minuti (e quindi essere in stato di riposo) senza interruzioni. Una volta terminato, potrà utilizzare PS per curare PF. E’ possibile anche curare ferite aggravate in questo modo. Si può usare quanti punti sangue si vuole per curare le ferite, fino anche al limite massimo (valgono comunque le regole generali sui PS, per chiarimenti confrontatevi con i master). Questo rituale può essere ripetuto ogni quanto l’ashipu desidera, non ha limiti di uso. Una volta terminata la meditazione, la guarigione è immediata. Ovviamente va comunicato ai master la spesa di PS e la guarigione in PF.


  • Rito di Marduk ucciso e resuscitato
    Rituale di incredibile potenza che necessita della presenza di almeno due Assamiti (più almeno altri due cainiti). Viene ispirato dalla figura di Marduk, Dio principale della Babilonia, che veniva considerato in tempi antichi creatore dell’universo e ordinatore del Pantheon Babilonese. Questo rituale propiziatorio infatti, si basa proprio sulla figura di questo dio al quale viene metaforicamente chiesto di concedere il proprio potere, al fine di scatenarlo sui nemici. Generalmente ideato per colpire i nemici più odiati della casta, se bene usato può avere effetti devastanti. Il sire (o l’Assamita di generazione più bassa, in caso di parità può essere chiunque dei due), tocca il suo confratello, benedicendolo simbolicamente. Il destinatario (ossia il secondo Assamita) nomina una vittima che ha intenzione di diablerizzare. A questo punto l’Ashipu che vuole benedire il suo fratello (ossia il primo dei due) forma un gruppo cerimoniale, che deve essere formato da altre due persone, che non devono essere per forza Assamiti, ma devono comunque sapere come andrà svolto il rituale. L’Ashipu che condurrà il rituale, indosserà una tunica ed una maschera, e rappresenterà ritualmente il mito di Marduk, assumendo il ruolo del Dio. Gli altri tre partecipanti (il minimo perché questo rituale possa avere successo è di 4 cainiti) rappresentano alternativamente Ea, madre di Marduk, la sua consorte Sarpanitu e Tiamat, il drago del Caos. Tiamat “uccide” Marduk, ma egli “resuscita” sé stesso e lo uccide, trasformandolo simbolicamente nel corpo del mondo. Una volta terminata la performance, l’Ashipu bersaglio (cioè colui che vuole ricevere la benedizione) deve ricevere senza batter ciglio un colpo in faccia da uno degli altri partecipanti. La comparsa di lacrime di sangue negli occhi del ritualista significa che il rituale ha avuto successo.

    Sistema: Questo rituale può essere svolto sia in agenda che in Live. Ovviamente, come detto nella descrizione, le condizioni sono che siano presenti almeno due Assamiti, più altri due Cainiti che si prestino al rituale. Saranno necessarie minimo quattro persone perché il rituale sia possibile. Ovviamente i primi due Assamiti (che possono essere il sire e il suo figlio, oppure due confratelli) devono ovviamente condividere il fine, mentre gli altri due possono essere di qualsiasi clan. Potete scegliere di non spiegare loro il fine del rituale, ma dovrete comunque insegnare loro cosa dovranno fare. Se fatto in agenda, sarà necessario fare agende combinate, mentre in LIVE ovviamente dovrete semplicemente organizzarvi. La metodologia è come definito nella descrizione sopra: i due Assamiti che presiedono il rituale (che chiameremo per comodità Maestro e Discepolo) prima di iniziare la pratica, porranno le basi perché esso funzioni: il Maestro dovrà toccare il Discepolo, che nominerà la vittima che ha intenzione di cacciare e diablerizzare. A questo punto i due si possono congiungere con il resto dei Cainiti che partecipano al rituale ed iniziare la performance che ha lo scopo di rappresentare il Mito di Marduk: il Discepolo dovrà allora indossare una maschera ed una tunica, per poter cominciare. Egli dovrà “impersonare” Marduk, mentre gli altri partecipanti dovranno interpretare gli altri ruoli sopra citati, ossia Ea, madre di Marduk, Sarpanitu, sua moglie ed infine Tiamat, il drago del Caos. Gli altri partecipanti possono scegliere liberamente sia il ruolo sia come prepararsi per interpretare il ruolo che hanno in questa performance (al contrario del Discepolo che deve avere obbligatoriamente una maschera ed una tunica). A questo punto colui che interpreta Tiamat dovrà colpire con un pugnale rituale colui che interpreta Marduk, mentre intona una litania adatta allo scopo. A questo punto Marduk cadrà in ginocchio, mostrando simbolicamente la morte del Dio, per poi pronunciare a sua volta una litania mentre si rialza in piedi, rappresentando con questo atto la “rinascita” del Dio, per poi colpire a sua volta il ritualista che impersona Tiamat, intonando a sua volta una litania anch’essa adatta. Gli altri partecipanti possono anch’essi unirsi nelle litanie, a vostro piacimento, i modi in cui lo farete potete deciderlo voi liberamente. Una volta che Marduk colpisce Tiamat, quest’ultimo deve cadere a terra, per poi mettersi schiena contro il pavimento e congiungere la mani al petto, rappresentando la trasformazione di Tiamat nel corpo del mondo. A questo punto il Discepolo deve lasciare il pugnale, farsi avanti e ricevere un colpo al viso, magari uno schiaffo, da uno qualsiasi dei partecipanti al rituale, mantenendo gli occhi aperti. Se fatto in LIVE, uno dei master si avvicinerà per passarvi nelle gote, ovviamente lontano dagli occhi, un liquido rosso che in game sarà visto come sangue, ed il rituale sarà definito come riuscito. In agenda invece, vi basterà semplicemente seguire il procedimento e saranno poi i Master a dirvi se il rituale è riuscito o meno. Ovviamente ricordatevi di mimare e delineare bene tutte le fasi, limitando ovviamente le azioni fisiche se fatto in LIVE. Dovete ovviamente rendere il tutto scenico, però ovviamente dovete sempre mimare tutto. Essendo un rituale molto lungo e complesso, potete comunque aggiungere elementi ed infarcire il rituale per renderlo ancora più potente. Se il rituale avrà successo, si verificherà il seguente effetto: se il Discepolo riuscirà a fare Diablerie sul suo bersaglio, alla sua morte il suo Sire, i figli del Sire della vittima, i figli della vittima ed ogni Cainita che aveva con egli legame/i di sangue, sperimentano sulla propria pelle gli ultimi dolorosi istanti della vita del Vampiro ucciso. La sensazione di dolore è insostenibile e può avere effetti vari: essi infatti perdono immediatamente i propri punti volontà e subiscono danni continui ai PF, fino a portare alla morte ultima. Gli effetti di questo rituale possono variare sulla base della qualità dello stesso. Infatti sulla base della qualità saranno decisi i PF sottratti, esso potrà arrivare addirittura ad uccidere istantaneamente i bersagli. Ovviamente, condizione imprescindibile perché questo avvenga, è che la vittima designata sia diablerizzata, non è sufficiente ucciderla. Il tutto, in seguito al rituale e alla conseguente diablerie, vi verrà tempestivamente comunicato dallo staff. E’ un rituale effettivamente complicato, ma con esso sarete in grado di fare danni massivi. Per ulteriori informazioni e dubbi contattate i Master.

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